Stratificazione dei capelli
Mappatura della struttura e distinzione delle tipologie
Come si suddivide la struttura dei capelli?
La STRUTTURA è complessa rispetto gli altri peli del corpo.
Riconosciamo due principali suddivisioni, radice e fusto, essenziali da approfondire per comprendere le TIPOLOGIE di CAPELLI.
La nomenclatura viene associata persino al mondo delle piante al quale, in talune circostanze, rassomigliano.
Composizione della radice:
- PAPILLA DERMICA- Connessa ai vasi sanguigni e alle terminazioni nervose presenti nello strato cutaneo del derma papillare, funge da portale.
Irrora, in maniera ascendente, le sostanze nutritive ed i fibroblasti del corpo al follicolo pilifero.
E’ la fonte di alimentazione della matrice; - MATRICE o BULGE– Ha la capacità di elaborare le cellule staminali definite cheratinociti e melanociti.
Si alimenta di fosfolipidi, sali minerali, acqua e aminoacidi trasportati dal sangue.
Essendo la componente più profonda del bulbo pilifero consente la connessione con la papilla dermica; - BULBO PILIFERO- E’ il laboratorio o il cervello da cui nasce il capello.
Impiantato al centro del follicolo pilifero quattro millimetri sotto la cute, racchiude la papilla dermica dal quale trae nutrimento e, grazie ad una reazione chimica con le cellule staminali, genera il midollo.
A questo punto le cellule staminali, in costante riproduzione, si sovrappongono verso la superficie cutanea trasformandosi grazie al processo di cheratinizzazione:
Procedimento di diversificazione cellulare dei cheratinociti artefice della formazione della proteina di cheratina.
Le catene di aminoacidi si sviluppano in base al nostro metabolismo e con il processo di ossidazione biologica.
Composizione dello stelo o fusto:
La cheratina forma uno strato protettivo solido, resistente, flessibile e impermeabile definito fusto.
E’ la STRUTTURA esterna e visibile dei CAPELLI, si suddivide in tre parti:
- MIDOLLO- Lembo centrale dello stelo.
Composto di una sostanza gelatinosa prodotta dal bulbo permette, grazie alla cheratinizzazione delle cellule germinali, la formazione della corteccia;
- CORTECCIA O CORTEX- Costituita da catene fibrose di cheratina parallele disposte in verticale, è la corporatura intermedia del fusto.
Scomposta dall’ esterno è formata da:
–Corticale- Macro fibrille- Micro fibrille- Proto fibrille- Alfa eliche.
Disponendosi come un aggregazione di cilindri concentrici ricorda l’interno dei cavi in fibra ottica.
E’ la stratificazione più ingombrante!
Rimane aggregata grazie ai legami collageni, ionici e idrogeni stabilendo la forza e la resistenza delle chiome.
In questo strato ritroviamo la melanina, che trasformatasi dallo stadio germinativo, definisce il colore del capello;
- CUTICOLA- Rivestimento esterno dello stelo.
Articolata da cellule di cheratine sovrapposte, forma la texture squamata caratteristica del nostro protagonista (simile al mallo delle piante).
Protegge la STRUTTURA interna trattenendo le sostanze essenziali o regolando l’assorbimento dell’acqua e degli agenti esterni.
E’ incolore o trasparente, come abbiamo visto il pigmento viene definito nel Cortex.
Mantenere la cuticola sigillata attraverso il mantenimento artificiale, per esempio con maschere o trattamenti, consente alla luce di essere riflessa correttamente.
La capigliatura risulterà setosa e brillante.
Tipologie di capelli, parametri distintivi
Il composto staminale, generato dalla matrice, si inerpica grazie alla sovrapposizione cellulare formando il bulbo all’ interno del follicolo pilifero.
Procedendo verso la guaina epiteliale l’ aspetto, inizialmente sferico, diviene cilindrico.
Per merito del sebo oleoso prodotto dalle ghiandole sebacee, scivola attraverso la guaina, fuoriesce dalla cute e oltrepassa il mantello lipidico prendendo il nome di lunghezza o punta del fusto.
Essendo visibile a occhio nudo, ci consente di distinguere le varie TIPOLOGIE di CAPELLI in base a determinati parametri:
- TEXTURE- E’ la superficie tattile e visibile delle chiome.
Può essere:
-Liscia, lievemente ondulata, ondulata, molto ondulata, frisèe, riccia, molto arricciata e afro; - COLORE- E’ il grado di cromia definito dalla tipologia di melanine.
Distinguiamo Eumelanina, pigmento scuro, e Pheomelanina, pigmento chiaro o rossastro. Miscelate biologicamente fra loro in percentuali diverse, incidono su tonalità e sfumature dei crini differenziandoli in castani, biondi e biondo-ramati; - DIAMETRO- E’ la dimensione che acquisiscono per vie genetiche e ereditarie.
Ampi quanto fili di Nylon si distinguono in sottili, medi e spessi.
Variano di misura lungo il ciclo vitale a causa di processi biologici o disturbi cutanei; - NATURA- E ‘ la caratteristica estetica assunta dalle cuticole, riconoscibile come:
-Secca o crespa: ispida, è aperta verso l’esterno compromettendo l’ idratazione regolare dello stelo;
-Grassa: oleosa, risulta eccessivamente sigillata. Incrina l’ ossigenazione ideale;
-Normale: vetrosa al tatto, appare lievemente aperta.

La natura del capello viene spesso influenzata dalla tipologia di cute dell’ individuo, dalla sua predisposizione genetica e dal suo grado di igroscopicità.
Per concludere
Quando la lunghezza viene danneggiata la regolare crescita e l’equilibrio desiderabile per il benessere dei capelli viene alterato.
Ad esempio favorendo la formazione di punte spezzate o radicali liberi.
Avremo modo di approfondire su metodologie e servizi utili al corretto mantenimento di ogni criniera in base alle diverse TIPOLOGIE.
Con i prossimi articoli analizzeremo aspetti importanti sul loro ciclo vitale e sull’ influenza dello stress.
Vi invito a lasciare commenti e feedback per confrontarci e imparare cose nuove!
Grazie e ricordate:
Ogni nodo viene al pettine!